La Val di Fiemme si accende di energia condivisa
Il primato della prima Comunità Energetica Rinnovabile in forma cooperativa fondata in Trentino spetta alla Cer Fiemme. A raccontarci com’è nata questa esperienza è la presidente Valentina Vanzo, che ci conduce alle origini di una scelta innovativa e fortemente identitaria.
«Nelle prime fasi del percorso – spiega Vanzo – ci siamo interrogati su quale forma giuridica potesse esprimere meglio la nostra visione. Fin da subito, i principi di cooperazione, mutualità e collaborazione tra i membri per un beneficio reciproco sono emersi come fondamentali. È stato quindi naturale costituirci come cooperativa. Era la fine del 2022: nessuno nella nostra provincia aveva ancora creato una realtà di questo tipo. Il percorso, intrapreso insieme alla Federazione, è stato tanto impegnativo quanto arricchente. Da allora siamo felici di aver ispirato e supportato altri territori a seguire questa strada».
Obiettivi e missione
La finalità principale della Cer Fiemme è promuovere la consapevolezza energetica e favorire il risparmio e l’utilizzo di energie rinnovabili locali. Nel concreto, la cooperativa sta lavorando per creare una rete di produttori e consumatori che possano progettare, installare e gestire – singolarmente o attraverso la Cer – impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Accanto a questo, l’attività si estende anche alla formazione e sensibilizzazione della cittadinanza, con iniziative educative dedicate a scuole, famiglie e imprese.
«Siamo a disposizione del territorio – racconta Vanzo – per offrire coordinamento, consulenza e assistenza ai soci e a chi desidera avvicinarsi al nostro modello, grazie anche al supporto dei tecnici locali».
I vantaggi della Cer
Aderire a Cer Fiemme significa contribuire a una transizione energetica condivisa e portare benefici ambientali, sociali ed economici. Sul piano ambientale, la produzione da fonti rinnovabili consente una significativa riduzione delle emissioni di CO₂.
Dal punto di vista sociale, l’autoproduzione e la condivisione dell’energia, insieme agli incentivi previsti, permettono di sostenere nuove iniziative locali e di contrastare la povertà energetica.
Infine, il modello cooperativo genera ricadute economiche dirette sul territorio: più energia viene condivisa, maggiori sono le risorse che restano nella comunità, rafforzando l’autosufficienza energetica e favorendo nuovi investimenti.
Progetti in corso e prospettive
Attualmente sono in fase di configurazione gli impianti della Bassa Val di Fiemme, con una potenza complessiva di 358 kWp, in attesa di approvazione da parte del Gestore dei Servizi Energetici (Gse). Nella stessa area sono già pronti altri impianti per circa 587 kWp, per i quali si stanno completando le pratiche necessarie.
I soci che hanno aderito alla Cer verranno inseriti nel sistema non appena arriverà l’autorizzazione del Gse, a seguito del deposito della configurazione avvenuto l’11 agosto 2025.
Informazione e partecipazione
Parallelamente, Cer Fiemme sta avviando sportelli informativi territoriali, per permettere a chiunque di conoscere il progetto e ricevere risposte a domande e dubbi legati alla transizione energetica.
Prosegue inoltre il coinvolgimento dei Comuni locali, che – dopo alcuni cambi di amministrazione – stanno via via manifestando un rinnovato interesse e sostegno all’iniziativa.
«Il nostro obiettivo – conclude Vanzo – è costruire una rete di energia e consapevolezza che nasca dal territorio e resti nel territorio, valorizzando le competenze locali e i principi della cooperazione».